A Fregene c’è una pineta da record, ma a quanto pare detiene purtroppo anche quello per la trascuratezza. Qui sotto potete leggere il racconto di una passeggiata domenicale che ci ha inviato un nostro concittadino, comprensivo di fotografie. Lo pubblichiamo come lo abbiamo ricevuto e che sia da monito a chi sostiene che Fiumicino non è mai stata così in ordine. Anche Fregene è Fiumicino!
Povero Fellini: la ‘sua’ pineta di Fregene è abbandonata all’incuria!
In tutto il bacino del Mediterraneo la pineta di Fregene è l’unica ad avere alberi con un’età superiore ai 150 anni: un nucleo più vetusto di circa 3 esemplari supera addirittura i 225 anni e molti altri ne hanno almeno 200. Questi numeri sono certificati in uno studio condotto dall’Università della Tuscia, per cui anche la scienza conferma che quest’area è un monumento naturale e quindi, come tale, un patrimonio inestimabile.
Varcata la recinzione, però, ci si accorge con grande rammarico che il polmone verde di Fregene versa in condizioni di abbandono più totale. È diventato un luogo che si può definire pericoloso per famiglie e bambini: rifiuti lungo i sentieri, immondizia appoggiata sui cestini, se così si possono chiamare essendo ormai tutti smontati, fontanelle divelte, arrugginite e pericolose e tombini lasciati aperti e senza coperchio, coì da diventare trappole per chi passeggia. E ancora: panchine rotte e in degrado e pannelli illustrativi con scritte volgari e offensive. L’area giochi al centro del parco, un luogo che dovrebbe essere accogliente e sicuro per bambini e famiglie, é devastato: altalene rotte, assi di legno spezzati e affilati, chiodi e viti arrugginiti ovunque.
In questo stato l’area non ha più valore economico o turistico
Di sicuro questo non è un bel biglietto da visita per la stagione estiva alle porte: oltre alla bruttezza disarmante causata da questo stato di (mancata) manutenzione, la sicurezza e l’incolumità pubblica in questo stato non possono essere garantita. Chissà cosa direbbe il più grande dei registi, Federico Fellini, della pineta a lui intitolata e che ha contribuito a rendere famosa. Lui ne aveva intuito il valore e la grande opportunità turistica e culturale che rappresentava. Ah, già… lui veniva da Rimini. O forse era solo un po’ più attento di chi ci amministra ora?