Fiumicino è una città ‘per le famiglie’, ma sono convinto che debba diventare in pochissimo tempo una città ‘a misura di famiglia’. Anzi: voglio che sia la città italiana della famiglia. Secondo i dati Istat 2016, infatti, le famiglie di Fiumicino erano 33.863, con un trend di crescita dell’1,5%. Ciò significa che la nostra è una città giovane, dove in media i genitori hanno circa 40 anni (meno della media italiana) e che le nascite sono in aumento. Le famiglie che dalle metropoli si trasferiscono a Fiumicino si insediano in modo abbastanza omogeneo sul territorio, con delle punte ad Aranova e Parco Leonardo. Per questo motivo è necessario che l’amministrazione predisponga un piano di accoglienza e sviluppo di servizi e supporto particolareggiato per le famiglie, in modo che Fiumicino diventi un posto dove stabilirsi, far vita sana e sviluppare impresa.
La nostra idea è quella di creare una rete di supporto per le famiglie e di dotarle di strumenti di supporto medico, psicologico, legale, incentivando l’auto-impresa per i giovani e sostenendo l’istruzione per i minori e i ragazzi con strutture idonee e servizi. Inoltre, per aiutare la creazione e l’insediamento dei nuclei familiari nel comune, vorremmo sostenere l’idea di una famiglia come prima impresa, ossia una struttura economica che possa accedere a fondi di garanzia dedicati che permettano di finanziare le attività del ménage casalingo. Una nuova forma di accesso al credito che sarà garantita anche da un fondo derivante dalla contribuzione volontaria di cittadini e amministratori. Personalmente ho già scelto e dichiarato di devolvere il compenso da sindaco ad un fondo dedicato per le attività economiche di tipo sociale (leggi qui la notizia).
Con questa idea vogliamo offrire una opportunità in più a sostegno della struttura fondamentale della nostra comunità: la famiglia. Come ricordava monsignor Vincenzo Pagliauna “Una buona famiglia, con relazioni sane e mature fondate sull’amore più autentico, è anche un piccolo modello di soggetto che sa fare ‘economia’, che sa cioè mettere a frutto nel modo migliore – cioè più economico – le risorse dei singoli membri per il bene di tutta la società”. Partendo da questo assunto voglio promuovere un nuovo modello economico e linee di accesso al credito per la famiglia come prima impresa.
Per questo voglio anche ringraziare gli organizzatori delle “Olimpiadi per i più deboli”, un’iniziativa che potrebbe a buon diritto diventare un appuntamento istituzionale, visto il grande valore sociale che ha e l’impegno a favore delle famiglie del territorio che dimostra!