Cozzolino: “Non ci sono le condizioni”. Baccini: “Bisogna salvaguardare il reddito socio economico locale”. Oggi l’assemblea pubblica organizzata dal centrodestra..
Emergenza immigrati a #Civitavecchia, scatta la protesta sull’ipotesi dell’hot spot al molo 28
Il Faro on line – “Civitavecchia non è nelle condizioni di diventare un hotspot per l’accoglienza dei migranti” questo il commento del sindaco Cozzolino a conclusione del sopralluogo di venerdì mattina in porto alla presenza delle varie istituzioni e delle forze dell’ordine.
“Questa mattina ho ribadito con decisione tutte le mie perplessità – continua il Sindaco – che spaziano su diversi settori, e sulle quali non ho ricevuto rassicurazioni ma solo dei generici “poi vedremo”. Nella pesante assenza del presidente di AdSP Di Majo, che trovo incomprensibile visti gli argomenti sul tavolo, è stata la segretaria generale Macii a supportarmi nell’evidenziare l’inidoneità dei luoghi proposti, ossia la banchina 28 e gli esigui spazi limitrofi.
Il porto non è pronto per accogliere un hotspot e se il Ministero continuerà con decisione su questa pericolosa strada, dovremo affrontare un’emergenza difficile, se non impossibile, da gestire.
Mi viene da pensare alle interferenze con il traffico auto, con possibili ricadute occupazionali in negativo sul territorio, alle nuove incombenze che graveranno sui servizi sociali, che non avranno personale e risorse per svolgere al meglio il loro lavoro, alla Polizia Locale, che non avrà uomini per gestire le nuove criticità di traffico, all’ospedale San Paolo, che subirà un aggravio di lavoro e che già ora è in difficoltà nel venire incontro alle esigenze del territorio, all’acqua, con il presidente della Regione Lazio che ha richiesto lo stato di calamità naturale.
Inoltre potrebbero esserci ulteriori problemi legati alla sicurezza di tutta la struttura: non capisco infatti, come si sposi questa decisione con quella che, neanche un anno fa, ha visto innalzare il livello d’allerta per il porto al massimo previsto.
Sono troppi i punti interrogativi rimasti irrisolti, e capisco che il Prefetto debba rispondere alle direttive del Ministero ma come primo cittadino ho il dovere di segnalare che Civitavecchia ed il suo porto non sono nelle condizioni di rispondere a quanto richiesto.
Invito il Ministro Minniti a rivedere la sua decisione che non tiene affatto conto del contesto territoriale, ricordando che la città ha deciso di fare doverosamente la sua parte in materia di accoglienza aderendo al programma Sprar per il quale delibereremo a settembre” – ha concluso il primo cittadino.
Baccini: “Gli Interni creino un piano per non sacrificare Civitavecchia”
“L’emergenza sbarchi è una questione di carattere sociale economico e di sicurezza che non può essere gestita come un’emergenza nell’emergenza. L’ottimo lavoro del ministero dell’interno e delle prefetture insieme agli enti locali per assicurare i corridoi umanitari nel caso di Civitavecchia non può essere vanificato dalla istallazione di un hot spot di prima accoglienza che metta i crisi il sistema economico e il delicato equilibrio cittadino” – ha dichiarato Mario Baccini, Presidente dei Cristiano popolari a in accordo con il consigliere di Civitavecchia, Sandro De Paolis che ha sottolineato la delicata questione durante la Direzione Regionale dei Cristiano Popolari svoltasi ieri a Roma.
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